Racconto-report di uno scontro!
Un silenzio innaturale, rotto solamente da qualche raro colpo di arma da fuoco.
Si trattava di un'operazione semplice e un'unita' piccola ma ben addestrata sarebbe dovuta bastare.
La situazione, però, non era ben chiara: trovandosi contro un manipolo Ariadna, l'esperienza insegnava che bisogna aspettarsi nemici occultati dietro ogni angolo o ,a scelta, mannaie affilate che sbucano da nubi di fumogeni accuratamente piazzati.
E l'unità Zero di questa schiera di eroi Nomadi, ne aveva abbastanza, di esperienza.
Ma il suo di occultamento era saltato,ormai.
Un amichetto, con la sua famosa ascia, si era avvicinato pericolosamente, e l'occasione di scaricargli addosso il suo cinico fucile a pompa d'arrembaggio andava decisamente sfruttata.
Morto,quello, in un turbinio di balze di gonnellino.
Il cadavere era ancora lì, vicino a quel casolare anonimo, diroccato e completamente sigillato, che in questo momento proteggeva le spalle di Zero.
Dalla rete di comunicazioni con il proprio Tenente, finalmente aveva desunto che lungo il lato lungo di quello stesso casolare si stava avvicinando un'unità nemica.
Adrenalina, di nuovo.
Fanteria pesante? Un T.A.G.? Avrebbe dovuto chiederlo al cadavere del suo nemico, gli ordini erano chiari: Scoprirsi e sparare per uccidere.
Zero trattiene un attimo il respiro dietro la sua maschera, e stringe con forza il suo fucile.
In uno scatto, gira l'angolo.
Eccolo, era davanti a lui, il nemico in uniforme Ariadna.
Alza il suo fucile a pompa, Zero, ma il nemico non è uno sprovveduto.
Non c'è tempo per scaricare il fucile, un colpo avrebbe deciso tutto, il mirino di quel Kazak, un veterano, forse, era già su di lui.
Con una freddezza disumana, scoperto completamente e fermo davanti a lui il Kazak spara.
Un soldato capisce quando il colpo avversario andrà mortalmente a segno, e Zero lo aveva capito.
Doveva colpire con la stessa precisione, e sperare di vender cara la pelle e portare quel nemico con lui, nella polvere.
Il Nomade si regala un'attimo in più, consapevole ormai della sua morte, per prendere meglio la mira.
Sente il rinculo del fucile a pompa sulle sue braccia. Contemporaneamente il colpo del Kazak. Testa.
La maschera salta, distrutta.
Con un ghigno l'avversario si tocca il petto, crivellato dal suo colpo, un colpo perfetto.
L'Ariadna cade, esanime. Zero sanguina, la sua maschera strappata. Ma è vivo, e con una tacca in più sul suo fucile.
Si appoggia al muro, per un attimo euforico.
E torna quell'innaturale silenzio.
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Questa ve la dovevo raccontare! :D
Oggi ho giocato, e mi è capitato per la prima volta questo, un critico a confronto!
Io tiro con il mio Zero con Boarding shotgun, su 11 CD, e il Veteran Kazak nemico su 8.
Tira prima lui, 8.
E io dico: "Eh, sarebbe veramente epico se mi uscisse un bel undici, uhm?"
E mi è uscito 11.
A confronto dei valori con gli appropriati modificatori, ho vinto io, quindi.
Credo che il mio amico Ariadna per qualche momento mi abbia odiato. :D
Forse giustamente?
Ciao ciao!